Le indicazioni che il Garante ha dato per trascorrere il Natale e il periodo di festa tutelando la riservatezza propria e degli altri sono piuttosto importanti
Per comprenderle meglio ci sono alcune considerazioni:
- prima della vacanze si ha pochissimo tempo per prepararsi al periodo di riposo, bisogna concludere tutte le attività senza commettere errori. Ecco dunque che ci assale una certa fretta negli ultimi giorni
- le offerte che si ricevono dai siti più diversi sono molto allettanti e son fatte in modo che sembrano soddisfare proprio questa fretta
- I messaggi di auguri interattivi sono sempre più attraenti di quelli statici e tutti vogliono cercare il migliore da inviare ai propri cari che, magari, non potranno durante le feste
- figli, nipoti e, in genere, minori sono sempre protagonisti di questo periodo. Le loro azioni, le reazioni nel ricevere i regali, sono tipicamente oggetto di foto e video da conservare negli anni. Ora, oltre a tenerle a futura memoria, si ha voglia di condividerle con parenti e conoscenti. I social e le app di messagistica, si pensa, siano uno strumento più veloce per soddisfare questa esigenza. Con le conseguenze del caso
- la tecnologia, soprattutto quella “smart” è regina dei regali di Natale e di molte case. L’essere nelle case, però, significa poter acquisire dati molto intimi e questi device “intelligenti” di memoria ne hanno a sufficienza. Inoltre la loro intelligenza non implica una resistenza elevata al cybercrime. E se loro non resistono le case sono “visitabili” quantomeno virtualmente
Da qui le indicazioni del Garante per Natale. In particolare l’ultima, che è la premessa a tutte le altre. Perchè? Cosa dice? Ascolta l’episodio per scoprirlo.
Dopo l’ascolto per ogni chiarimento o considerazione su quanto detto, per iniziare ad adeguarti al GDPR o mantenere la tua adeguatezza:
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