Per difendere il patrimonio aziendale prima di pensare a software e hardware bisogna formare i collaboratori. L’errore umano infatti causa il 62% degli incidenti informatici.

Formazione come tutela della cybersecurity aziendale. Il “Giornale delle PMI” riporta un articolo in cui elenca 5 strumenti che le piccole e medie imprese dovrebbero utilizzare per difendersi da attacchi hacker e, accanto ad esse, i vantaggi portati:

  • una visibilità completa del proprio ambiente digitale: per difendere qualcosa bisogna sapere che esiste. Dunque inventario puntuale
  • informazioni accurate delle risorse IT disponibili: conoscere caratteristiche di tutte le risorse disponibili
  • approccio flessibile: variare la dotazione software e hardware al variare delle esigenze dei clienti. Permette di configurare le barriere in base al variare delle aree di vulnerabilità
  • Informazioni da ricevere immediatamente su tutti gli eventi che riguardano gli strumenti usati. Da questo dipende la capacità di agire proattivamente (e quindi anche l’efficacia degli interventi)
  • Sfruttare gli investimenti in automazione effettuati in questi anni ai fini della tutela del patrimonio aziendale.

Dunque bisogna essere:

  • Informati sulle caratteristiche e gli utilizzi di ogni risorsa
  • Accurati nelle informazioni fornite
  • Flessibili, ritagliati sulle esigenze del cliente
  • Immediati nella ricezione deglii aggiornamenti
  • Capaci di sfruttare l’automazione introdotta in azienda

Queste sono anche le caratteristiche della formazione da erogare. Come è possibile lo discuto in questo episodio dunque ASCOLTALO.

Dopo averlo ascoltato

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